giovedì 27 febbraio 2014

Conosci il tuo corpo

Alla base della nostra vita sessuale c’è il rapporto con il nostro corpo, è quindi fondamentale imparare a conoscerlo e ad avvicinarsi ad esso.
Osservandoci, accarezzandoci, toccandoci, impariamo a prendere confidenza con la nostra nudità, con il nostro corpo e con il nostro piacere sessuale. Impariamo cosa ci piace, quali sono le nostre zone sensibili, come ci piace essere toccate, dove, con quanta lentezza, con quanto vigore o delicatezza. Ci aiuta a capire come siamo veramente e quali sono le nostre inclinazioni. 
Molte donne non si guardano mai totalmente nude allo specchio, molte donne non si sono mai toccate: spesso viviamo un’intera vita in un corpo che non conosciamo affatto e che ci ostiniamo a ignorare. Spesso non ci piace, magari ci sono particolari che non vogliamo accettare, ma è proprio affrontandolo e prendendo confidenza con esso che possiamo imparare a sentirlo parte di noi. E inizieremo così ad essere capaci e aver voglia di gratificarlo e prendercene cura. Concedersi un bagno caldo, spalmarsi la crema per il corpo, farsi fare un massaggio, osservarsi per qualche minuto allo specchio, sono solo alcuni dei mezzi che abbiamo per avvicinarci a noi stesse e appropriarci della possibilità di provare piacere.


mercoledì 26 febbraio 2014

Possibile che sesso e amore si possano scindere con così tanta facilità?

“Ho scoperto per caso oggi il tuo blog perchè condiviso da un'amica su FB.
L'ho trovato molto interessante.
Spesso le donne fanno fatica a parlare di sesso sia tra di loro che con i compagni o con amici maschi.
Io trovo invece che sia un argomento che va affrontato serenamente soprattutto per migliorare la propria vita (sessuale e non).
E' per questo che ho deciso di scriverti della mia situazione.

Ho una relazione stabile da più di 3 anni con un uomo che è la mia metà della mela ... ormai non riuscirei a vivere senza di lui ... lo amo davvero ...voglio sposarlo e farci un figlio ... conviviamo da poco più di un anno ... e il sesso ovviamente per me (perchè per lui non è cambiato nulla anzi) ne ha risentito.
Non so se è una cosa "normale" ma a me è sempre capitato nelle relazioni durature che dopo un pò il sesso con il mio compagno perde un pò di "verve" diciamo.
Faccio sesso con il mio compagno e quasi sempre mi piace e raggiungo anche l'orgasmo ... ma se non è lui a fare il primo passo per me potrebbero passare settimane senza farlo.
Ma questo non vuol dire che a me non va di farlo .... anzi ... solo che non c'è più quell'eccitamento che c'era prima .. quel desiderio di lui.
Provo desiderio ed eccitamento per un altro .... ma non mi sognerei mai di lasciare il mio compagno per quest'ultimo ... perchè io amo il mio compagno ... ma desidero un altro ........ e quindi mi chiedo .... possibile che sesso e amore si possano scindere con così tanta facilità?
Sono io che seguo un istinto "animale" per il sesso?
Grazie dell'attenzione.”

Carissima, innanzitutto grazie per avermi scritto, mi fa sempre piacere ricevere le mail di chi legge il mio blog e ancora di più mi fa piacere quando in qualche modo posso rendermi utile per offrire una nuova prospettiva, un consiglio o semplicemente uno spunto di riflessione.
La cosa più incredibile è che proprio oggi, pochi minuti fa (!!) ho pubblicato un post sull'argomento di cui parli tu, davvero una bella coincidenza! ;-)
Quello che mi racconti è quello che accade un po' a tutte le donne, e ciò che può fare davvero la differenza è il nostro desiderio di reagire e prendere in mano la situazione, come ho scritto appunto nel post di oggi.
Per quanto riguarda in particolare il tuo desiderio nei confronti di un altro, anche questo è perfettamente normale e quello che mi sento di consigliarti è innanzitutto di non viverlo con senso di colpa. Puoi anzi trasformarlo in qualcosa che ravvivi la tua sessualità... pochi giorni fa ho pubblicato un post "Cosa ti eccita veramente?" in cui
dicevo proprio questo, cioè di non vergognarsi mai di ciò che ci eccita e di non reprimerlo... il fatto di provare questa eccitazione anziché essere un problema per la tua vita di coppia può trasformarsi invece in un motivo di svolta... mantieni viva la tua sessualità e cerca il modo di riportarla verso il tuo compagno, di condividerla con
lui... se ti aiuta pensare a un altro o immaginare una situazione diversa, anziché sentirti in colpa, approfitta di questa vitalità sessuale e fai un piccolo sforzo iniziale per convogliarla nella coppia, poi piano piano diventerà sempre più naturale.
Spero di esserti stata utile, scrivimi quando vuoi, sarò felice di risponderti.
A presto
Ginevra

Immagine tratta da una scena del film "Eyes wide shut"

martedì 25 febbraio 2014

Il desiderio sessuale nelle donne

Il desiderio sessuale femminile non è inferiore a quello maschile, come si è voluto far credere per secoli, ma sicuramente è diverso. Generalmente è più variabile, meno costante e più soggetto a sbalzi fortemente legati all’aspetto emotivo e mentale del sesso.
Una delle principali cause di un basso desiderio sessuale è sicuramente la routine, la monotonia, la mancanza di tutto ciò che possa portare cambiamento, fantasia, sorpresa nella vita di coppia. La parola chiave spesso è proprio “imprevedibilità”. Una vita sessuale in cui si sia già, più o meno esplicitamente, programmato quando e come si farà sesso sicuramente inibisce il desiderio. E’ per questo motivo che è importante, soprattutto per le coppie di lunga durata, sapere uscire dagli schemi. Sapere in anticipo che lo si fa il sabato sera o solo a letto o solo se lui prende l’iniziativa o sempre con gli stessi preliminari o nella stessa posizione, sono tutti modi piuttosto efficaci per uccidere il desiderio sessuale. Mantenere vivo il desiderio vuol dire sapersi reinventare, mettersi in gioco, aver sempre voglia di sperimentare, cambiare, provare, avere desiderio di giocare insieme, vivere la sessualità come un momento di complicità della coppia e non come una routine o un dovere o un appuntamento fisso. Tutta la vitalità e l’intraprendenza che abbiamo all’inizio di una nuova avventura inevitabilmente tende a scemare con il tempo, ma noi abbiamo la possibiltà di non lasciarci spegnere, ma anzi prendere in mano la situazione e viverla come una piccola sfida giocosa, cercando di sorprendere il partner con piccoli gesti e provando qualcosa di nuovo che possa piacerci e coinvolgerci risvegliando la nostra passione.


lunedì 24 febbraio 2014

The Creamynals e quello che gli uomini non dicono alle donne

Grazie a una cara amica ho avuto l’occasione di conoscere Mirco e il mio primo pensiero è stato quello di aver trovato il mio alter ego maschile :-) Mirco è un uomo giovane, bello, creativo, intraprendente (uguale a me, no? ;-) ) che vive a New York e ha scritto un romanzo che ho visto un po’ come un “Sex and the city” dal punto di vista degli uomini. Come me gli piace interrogarsi e raccontare di sesso, con tutte le sue dinamiche e implicazioni, sia attraverso la narrazione di episodi che attraverso l’osservazione di cosa passa veramente nella testa degli uomini. Riporto qui un breve estratto del suo libro, alcune righe che mi hanno fatto riflettere e chissà se faranno lo stesso effetto anche a voi ;-) “Eppure nonostante questa nascosta ammirazione per chi sembrava ‘avercela fatta’ a trovare un sano equilibrio, ognuno dei presenti finiva spesso per raccontare il resoconto dell’ultimo appuntamento, parlare di fighe o distribuire perle di ignoranza maschile.
Quella mattina eravamo in 8, tutti uomini, c’era anche Tonino, solo senza Angela perché era tornata in Italia per un paio di settimane. Otto uomini con un’età  che andava dai 29 ai 45, otto uomini da diverse parti d’Italia, chi dal Friuli, chi dal Veneto, dalla Romagna, da Roma e da Catania, otto uomini con storie diverse e con ragioni diverse per essere arrivati a New York.
Ogni volta che un nuovo membro si aggiungeva, era prassi che presto o tardi raccontasse le sue motivazioni per essere in questa città  per eterni Peter Pan.
Quasi tutti eravamo reduci da negative esperienze lavorative nel bel paese.
Mi rendevo conto che per quanto sembravamo tutti felici e un po’ «spacconi» nel raccontarci l’un l’altro delle nostre ultime storie, eravamo un po’ tutti persone a cui mancava qualcosa.
Nel tempo scoprii come ognuno in modi e situazioni diverse, aveva chiuso storie di lunga durata, spesso con persone che ci avevano profondamente segnato il cuore e la vita anche se non lo ammettevamo.
C’era chi aveva convissuto, chi era partito per un viaggio in giro per il mondo con la propria ragazza, chi aveva una normale e regolare vita di provincia.
C’era anche chi come Marco venne a New York anticipando la fidanzata di qualche mese, per poi lasciarsi inebriare dal luccichio (e dalla figa) della città  decidendo così di interrompere una storia di ben 8 anni.”


A me ha colpito molto quel “per quanto sembravamo tutti felici e un po’ «spacconi» nel raccontarci l’un l’altro delle nostre ultime storie, eravamo un po’ tutti persone a cui mancava qualcosa”. Molto spesso, come ho già accennato in passato, è solo l’atteggiamento ad essere diverso, ma in fondo uomini e donne si rapportano allo stesso modo verso le loro avventure di sesso, di amore e di passione. A volte tra amiche siamo più portate a confrontarci sulle nostre debolezze (che spesso chiamiamo sfighe ;-) ), mentre gli uomini, soprattutto se in gruppo, tendono a fare i gradassi, ma sotto sotto siamo molto più simili di quanto non possa sembrare in apparenza. Molti uomini hanno le nostre stesse insicurezze e timori, ma per difendersi giocano a fare i grandi conquistatori senza sentimenti. In pratica alla fine… siamo tutti sulla stessa barca! ;-) Leggi anche Donne che parlano di uomini e Quello che le donne non dicono

Immagine tratta dal film "Piccole bugie tra amici"


giovedì 20 febbraio 2014

Il nostro corpo

Leggevo su Psychology Today" di una ricerca secondo la quale le donne con un’immagine positiva di sé hanno più alti livelli di soddisfazione sessuale, indipendentemente dal loro aspetto fisico, peso o forme. Questo non mi stupisce affatto perché rientra perfettamente in quello che è il mio pensiero in merito all’importanza dell’amore verso noi stesse e delle sue innumerevoli - positive - implicazioni.
Intanto, a scanso di dubbi, porrei proprio l’accento su “indipendentemente dal loro aspetto”. Per piacersi e piacere non è assolutamente necessario essere magre, alte, senza cellulite e con il nasino all’insù. Per piacersi e piacere è necessario e importante saper apprezzare la propria unicità, i propri tratti distintivi, le proprie particolarità.
Avere un buon rapporto con il proprio corpo può davvero fare la differenza in molti campi, lo sa bene chi non riesce ad accettarsi, chi soffre di disturbi alimentari, chi si vergogna del proprio corpo. Spesso è una vergogna priva di fondamento, spesso noi stesse siamo le uniche a non vedere la sensualità del nostro corpo, la bellezza delle nostre forme, la personalità che mostriamo attraverso i nostri tratti.
Imparare a rapportarci in modo positivo con il nostro corpo, imparare piano piano a soffermarci nel guardarlo, scoprirci man mano a noi stesse e scoprire quanto possiamo piacerci ed amarci, può essere l’inizio per un nuovo modo di vivere la nostra vita. Un rapporto di amore con il nostro corpo facilita il nostro benessere psicologico, i nostri rapporti con gli altri, la nostra vita sociale e la nostra vita sessuale. Vivere il corpo non come un fardello ma piuttosto come un’importante parte di noi è la chiave per liberarci di troppi inutili timori e chiusure.
Il nostro corpo ci accompagna durante tutta la nostra vita, ci permette di muoverci, di sentire, di interagire, di provare piacere. Dovremmo essere grate per tutto ciò che ci permette di fare e anche per come si presenta, guardiamolo con occhi amorevoli anziché con sguardo critico che non fa altro che sminuirci e impedirci di apprezzare tutte le nostre innumerevoli qualità.

"Se parlassi ai tuoi amici come parli al tuo corpo non avresti più amici" ;-)


"La cosa più rivoluzionaria che puoi fare è amare il tuo corpo"


mercoledì 19 febbraio 2014

“Il vero crollo c'è stato quando sono andata a vivere da lui”

Questa è la mail di *Kiky*, che ha scritto per condividere la sua esperienza sul blog. Credo che sia molto importante leggere le esperienze di altre donne perché come dicevo giorni fa, ci aiuta a sentirci meno sole e “strane” con le nostre piccole-grandi problematiche e inoltre il confronto può essere sempre uno stimolo per guardare con più obiettività la situazione e affrontarla nel modo migliore. Grazie “KiKy*.
"Io non ho mai avuto problemi con il sesso, mi è sempre piaciuto e ho sempre avuto voglia di farlo!!!!! :-D Ultimamente però le cose sono un po' cambiate. Io e il mio compagno stiamo insieme da 4 anni e conviviamo da 3. I primi tempi era perfetto, facevamo sesso in continuazione, avevamo sempre voglia e ci piaceva tanto!!!! Veramente eravamo instancabili in tutto, uscivamo tutte le sere, facevamo tardissimo,io non volevo mai andare a casa! e la mattina mi alzavo presto per andare a lavoro, ero distrutta ma la sera invece che dormire volevo uscire sempre! Poi le cose sono cambiate, il vero crollo c'è stato quando sono andata a vivere da lui. La sera non uscivamo più e invece che approfittare per stare insieme, ci addormentavamo davanti alla tv!!!!!! Da allora va più o meno sempre così. Sí il sesso c'è ancora ma lo facciamo molto meno e soprattutto è sempre uguale!!!!!!! Non ci inventiamo mai niente di nuovo, è diventata una routine, sempre tutto uguale dall'inizio alla fine. Noi ce ne rendiamo conto ma non facciamo niente per cambiare, c'è sempre qualche scusa, la stanchezza, il sonno, i pensieri. Però voglio iniziare a fare qualcosa, magari seguendo i consigli che scrivi nel blog perché siamo tutti e due giovanissimi e non ci possiamo arrendere così! E ancora non abbiamo figli!!!!!! :-D Ti farò sapere! *Kiky*"
Se volete potete scrivermi a ginevrasex@gmail.com per chiedere un consiglio, raccontare la vostra storia o esprimere un'opinione, ovviamente sarete voi a dirmi se volete che venga pubblicato qui e se/come firmarlo ;-)


martedì 18 febbraio 2014

Cosa ti eccita veramente?

A volte quello che ci eccita non si “conforma” al nostro modo di essere. E’ frequente che alcune nostre fantasie sessuali risultino per noi stessi imbarazzanti, magari ci sembrano troppo lontane dal nostro modo di porci nella vita di tutti i giorni, magari le giudichiamo delle perversioni o qualcosa adatto a persone trasgressive o con dei problemi.
Se noi provassimo ad aprirci a queste nostre preferenze senza pregiudizi, potremmo scoprire lati di noi che anche se diversi dall’idea che abbiamo di noi stessi, fanno comunque parte della nostra indole e non possono far altro che arricchire la nostra vita e procurarci piacere ed eccitazione.
Preferenze di sottomissione o dominanza nella nostra sessualità non implicano che nella vita quotidiana ci piaccia dominare o essere sottomesse, sono semplicemente gusti sessuali che possono essere vissuti con libertà senza doversi né vergognare né sentire “strani”. Lo stesso vale per il piacere che può per esempio procurare ad alcune persone guardare o farsi guardare mentre si fa sesso.
Tutto ciò che viene scelto liberamente e non va a ledere la libertà altrui, non solo è concesso, ma può dare nuovo vigore ed entusiasmo alla vita sessuale di ognuno.
Il sesso anale, il sesso orale, l’uso dei sex toys, il travestimento, i film porno, le fotografie e mille altre fantasie possono essere vissute senza pregiudizio, senza tabù e soprattutto senza sentirsi strani, sbagliati, perversi.
Non c’è nulla che siamo tenuti a fare così come non c’è nulla che non possiamo fare. Non vergognarci di ciò che ci eccita è davvero una grande conquista e può essere il primo passo verso una vita sessuale più libera e più appagante.


lunedì 17 febbraio 2014

"Non mi andava mai di farlo e non provavo piacere"

Questa è la storia di F., che mi ha scritto una mail e mi ha chiesto di pubblicare qui in forma anonima. L'ho trovata davvero molto molto interessante. 
"Il mio rapporto con il sesso è sempre stato terribile, cioè non è che ho storie di violenze o cose così, è solo che l'ho sempre vissuto come un problema o un peso con cui dover fare per forza i conti. La mia prima volta è stata a 17 anni e l'ho voluto io perché ero molto impaziente all'idea, stavo con un ragazzo e ci volevamo bene: lui non si decideva e allora ho deciso io. E' stato un disastro, eravamo tutti e due inesperti, io ero comunque tesa e quindi ho provato subito un po' di dolore, lui si è intimorito e abbiamo lasciato stare. Qualche giorno dopo l'abbiamo rifatto ed è andata meglio ma con lui non provavo mai piacere ed era un supplizio, lo vivevo come un dovere, cioè, finché non l'hai mai fatto puoi rimandare ma una volta che l'hai fatto non puoi smettere, perciò lo facevo e mi vergognavo di non provare piacere, non gliel'ho mai detto. 
In seguito ho avuto un altro ragazzo, all'inizio la voglia c'era, poi l'abbiamo fatto e le prime volte mi piaceva ma non raggiungevo l'orgasmo, non sapevo neanche cosa si provava. Tutti dicevano che era fantastico ma per me era solo una specie di ginnastica sudaticcia. A un certo punto ha smesso proprio di piacermi ed è stato di nuovo un supplizio, non ne avevo mai voglia, lo facevo solo perché mi sentivo in dovere. E' stato così per un bel po' di tempo, più di 5 anni: non avevo mai desiderio, lo facevo poco, non provavo mai piacere, non mi piaceva eppure mi sentivo in colpa perché lo facevo poco. Quello che avrei voluto veramente non era di risolvere il problema, forse pensavo non ci fosse soluzione, ma avrei voluto proprio che non esistesse il sesso, pensavo che se non mi fossi sentita in dovere di farlo sarei stata molto più felice perché per me era solo un problema.
Dopo diversi anni ci siamo lasciati per altri motivi (forse pure per il sesso...) ho conosciuto un altro ragazzo, e un po' l'emozione di una storia nuova, un po' anche l'emozione del proibito perché all'inizio non avevamo detto niente a nessuno e lui era pure fidanzato, insomma oltre al desiderio e al piacere è arrivato anche il mio primo orgasmo. Da lì ho avuto alti e bassi e anche lunghi periodi in cui non avevo desiderio, ma ho iniziato a viverli con molta più tranquillità perché finalmente sapevo di non avere niente che non andava e non mi sentivo più in colpa, riuscivo finalmente a pensare al sesso come una cosa bella e non come un problema.
Proprio come dici tu Ginevra la prima cosa da fare è capire che ogni problema si può affrontare. Io ero giovane e se mi succedesse ora una cosa così ne parlerei sicuramente con qualcuno e cercherei una soluzione. E invece come penso succeda a tante ragazze anche più grandi di me, mi vergognavo, e come hai detto tu mi sentivo sola e pensavo che non ci fosse una soluzione. Succede proprio così ma i tempi stanno cambiando per fortuna e spero che le donne si vergognino sempre di meno a parlare di sesso almeno con chi le può aiutare." F.
Se volete potete scrivermi a ginevrasex@gmail.com per chiedere un consiglio, raccontare la vostra storia o esprimere un'opinione, ovviamente sarete voi a dirmi se volete che venga pubblicato qui e se/come firmarlo ;-)



lunedì 10 febbraio 2014

Il sesso è nella mente

Tutto ciò che è legato al sesso, dal desiderio, all'eccitazione, al piacere, al godimento, parte dalla mente. Non è un corpo o una situazione in sé ad essere eccitante, ma il valore e il significato che gli diamo. Una scena di un film o un'immagine possono essere molto eccitanti per qualcuno, insignificanti per altri, volgari per altri ancora. Il nostro modo di percepire è fortemente influenzato dalla nostra cultura, dalle nostre credenze, dai nostri pregiudizi più o meno consci. Saper essere aperti verso qualcosa di nuovo ed essere capaci di lasciarsi andare, dimenticando tutte le restrizioni fisiche e mentali che ci sono state instillate nella mente da quando siamo piccoli, può sicuramente aiutarci a vivere serenamente la nostra sessualità e a riscoprire il gusto dell'eccitazione. Avere fantasie sessuali, eccitarsi con una scena passionale di un film, fantasticare su qualcuno, non devono essere vissuti come tabù e respinti con senso di colpa, ma al contrario possono davvero aiutarci molto a migliorare e valorizzare la nostra vita sessuale. Piuttosto che reprimerci e auto-censurarci anche nei pensieri, proviamo a lasciarci andare e ad... appassionarci ;-)