giovedì 30 gennaio 2014

Diario di una ninfomane

"La ninfomania: un'invenzione degli uomini perché le donne si sentano colpevoli se fuori dalla norma. Ognuno è come è, tutto qui: non rinunciare mai a qualcosa che desideri veramente, Valérie, perché poi te ne pentiresti, credimi. A mio parere il tuo problema è che non osi vivere la tua vita. Vuoi un consiglio? Approfitta della vita più che puoi".
Da quando ho sentito queste parole non me le sono più tolte dalla testa. In queste frasi c'è tutto: il senso di colpa, il maschilismo, il pudore, la rinuncia, il giudizio degli altri, il saper vivere la propria vita a proprio modo, seguendo ciò che amiamo e ciò che ci fa stare bene.
I primi a dover decidere se valga la pena fare qualcosa siamo noi stessi, siamo noi i primi a cui dover rendere conto delle nostre decisioni. Questo non vuol dire fare tutto quello che ci passa per la testa senza preoccuparci delle conseguenze, ma ponderare e decidere secondo i nostri princìpi, i nostri desideri, la nostra personalissima morale, non quella degli altri. Gli altri passano, il loro giudizio possiamo e dobbiamo gettarcelo dietro le spalle se siamo veramente convinti che stiamo seguendo i nostri sogni, le nostre inclinazioni, il nostro piacere. 
Amare noi stessi vuol dire anche fare ciò che ci fa stare bene. Non credo che avremo altre vite a disposizione, o forse sì, ma per sicurezza approfittiamo di quella che abbiamo ora, più che possiamo ;-)

(NB: "Valérie - Diario di una ninfomane" è un film tratto dall'omonimo romanzo di Valérie Tasso)



martedì 28 gennaio 2014

Non fidatevi della facciata

Mi scrivono persone che hanno bisogno di confidarsi o di chiedere un consiglio, un’opinione, un aiuto. E’ vero che ogni situazione è diversa, ci sono tantissimi fattori che vanno a caratterizzare la vita sessuale di una persona, e altrettanti che ne determinano il modo di affrontare le difficoltà, ma ad accomunare molte delle persone con una vita sessuale in qualche modo “problematica” sono due punti fondamentali:
- si pensa di essere strani, sbagliati o sfortunati, si crede che le altre persone     abbiano una vita sessuale soddisfacente e non possano comprendere le difficoltà che si stanno attraversando,
- si crede, più o meno consciamente, che la propria situazione non potrà mai      cambiare e non si risolverà mai.
Questo è ciò che emerge quasi sempre quando una persona decide di confidarsi sulla propria situazione, che è già di per sé un passo importante. E proprio a questo proposito voglio spiegare quali sono per me i due punti fondamentali che accomunano molte situazioni difficili che impediscono di vivere serenamente la propria sessualità:
- nessuna donna è veramente sola nella propria difficoltà, ci sono moltissime altre donne che hanno vissuto e stanno vivendo proprio in questo momento una situazione simile, molte donne che lottano, molte altre che si rassegnano, tutte donne che sanno bene cosa significa non poter neanche pensare al sesso in modo sereno e gioioso, come dovrebbe essere. Non fidatevi della facciata, quella che vi fa vedere coppie felici che hanno una vita sessuale senza problemi, uomini che si vantano delle proprie imprese sessuali, donne senza alcuna difficoltà: spesso è semplice finzione, si finge per proteggersi, per tutelarsi, magari per vergogna o per pudore, ma il mondo reale non è quasi mai quello che ci raccontiamo.
- non ci sono situazioni o problemi per i quali non si possa fare nulla. A volte è opportuno rivolgersi a uno specialista, altre volte è sufficiente sapersi rimettere in gioco, saper affrontare dei cambiamenti. Anche nei casi più gravi, in cui non si può risolvere il problema in sé, si può comunque fare molto per viverlo e affrontarlo diversamente, con stato d’animo e spirito diversi. Molto del problema sta nel modo in cui lo viviamo.
Quindi, esattamente al contrario di quanto spesso pensiamo, i due assunti da cui partire se vogliamo far del bene a noi stesse sono: non siamo le sole ad avere un problema e possiamo fare molto per affrontarlo ;-)


venerdì 24 gennaio 2014

Quando il sesso è un problema

Al di là delle chiacchiere giocose e ironiche sul sesso, che non fanno mai male, quando si entra un po' in confidenza emergono tante questioni e difficoltà più o meno grandi che rendono la vita sessuale per molte donne un vero problema. Ci sono problemi fisici, psicologici, relazionali, personali, sono moltissimi i disturbi che possono andare ad intaccare e a volte ad annullare completamente la vita sessuale di una donna. Una donna che prova dolore durante il rapporto, o che ha scompensi ormonali, o una menopausa precoce, o non riesce ad avere figli, o soffre di depressione, o ha disturbi alimentari, o ha difficoltà ad accettare il proprio corpo magari ingrassato o invecchiato... sono infinite le difficoltà che possono destabilizzare il rapporto con noi stesse, con gli altri, con gli uomini e con il sesso. Perché se da una parte è vero che una vita sessuale soddisfacente aiuta a stare bene, allo stesso tempo se non si sta bene non si riesce a vivere serenamente la propria sessualità. E' un circolo vizioso, e la nostra forza, ciò che può fare davvero la differenza, è interromperlo prendendo in mano la situazione. E' importante saper chiedere aiuto a chi può offrircene, un sessuologo, uno psicologo, uno specialista che possa aiutarci ad affrontare il problema. E' fondamentale, allo stesso tempo, non lasciarsi sopraffare da quello che spesso può sembrare un problema insormontabile ma che di fatto non lo è. Ci sono donne che non avendo mai provato un orgasmo pensano che la loro vita sessuale sia destinata a non "funzionare", ma quelle che invece non si arrendono spesso vivono delle vere e proprie rinascite. Ci sono donne che nonostante malattie, disturbi, problemi personali, storie difficili, affrontano la situazione con coraggio e riescono a trasformare quel circolo vizioso in un circolo virtuoso in cui un rapporto sereno con la sessualità è il risultato e allo stesso tempo la fonte del proprio benessere. I piccoli grandi miracoli accadono ogni giorno, ma dobbiamo essere noi le prime a crederci! ;-)

mercoledì 15 gennaio 2014

Donne che non piacciono

Molte donne affascinanti, intelligenti, interessanti, hanno una bassa considerazione di sé. Molte sono single e temono che non troveranno mai un uomo che possa amarle. Molte altre hanno un partner che non le valorizza, non le apprezza per quello che valgono e loro si rassegnano a questa situazione. Molte donne sono state lasciate o rifiutate e pensano che questo dipenda dal fatto che sono poco interessanti.
Ok, questa è la realtà ed è innegabile, ma lasciatemi dire che è assurda ;-)
Credo che la consapevolezza delle proprie qualità e del proprio valore come persone sia davvero fondamentale, uno dei princìpi chiave per avere una vita sana. La sicurezza di sé non è affatto legata ai pregi della persona, anzi spesso sono proprio le donne più acute, sensibili, profonde, analitiche che sviluppano un eccessivo senso di autocritica e fanno fatica ad accettarsi. E vi dirò di più, il punto non sta neanche nel sapersi accettare, ma va addirittura un gradino oltre, il punto sta nell’apprezzarsi, nel pensare con orgoglio alla propria persona, nell’amarsi, nell’avere il coraggio e la consapevolezza di dire “Sono una donna interessante” o attraente, affascinante, intelligente, bella, straordinaria. Il fatto di non piacere a una determinata persona o di non avere ancora trovato il partner giusto o di non avere orde di fans al proprio seguito non significa niente, anzi, spesso significa semplicemente che non apprezzando abbastanza noi stesse, ci presentiamo agli altri in modo distorto, non mettiamo in luce quanto di importante c’è in noi. Come possiamo piacere agli altri se non piacciamo neanche a noi stesse? E soprattutto, perché il giudizio di un’altra persona dovrebbe essere più valido del nostro? Siamo proprio noi a scegliere, più o meno consapevolmente, le persone di cui circondarci e siamo noi a stabilire che tipo di legame instaurare, spesso siamo proprio noi a continuare a cercare persone di un certo tipo per poi lamentarci che sono di un certo tipo. Possiamo fare molto per rompere questo circolo vizioso: possiamo provare a frequentare persone diverse, che magari abbiamo sempre evitato perché ritenevamo poco interessanti, e forse scopriremo che invece sono le persone giuste per noi. E soprattutto possiamo cambiare il nostro approccio nei confronti di noi stesse, smettendo di vederci come vittime o come nemiche, e iniziando a trattarci come alleate di noi stesse, che hanno tutte le potenzialità e le qualità per essere apprezzate.


martedì 14 gennaio 2014

Le donne tradiscono con la testa?


Spesso si dice che l’uomo tradisce con il corpo e la donna con la testa. E’ sempre fastidioso sentirsi ridurre a un cliché, la reazione quasi automatica è quella di dire che rientriamo nei luoghi comuni perché comunque ci piace sentirci uniche e imprevedibili, e il fatto di essere etichettate con un banale cliché è piuttosto svilente. Ciò non toglie che a volte è proprio vero che rientriamo in quei luoghi comuni, magari soltanto alcuni, forse uno solo, e non c’è niente di male ad essere, in quel singolo specifico aspetto, come milioni di altre donne. Uno degli stereotipi che secondo me trova spesso riscontro nella realtà è che le donne tradiscono con la testa. Diciamo che spesso per le donne risulta molto difficile separare il corpo dalla mente, se anche proviamo una semplice attrazione fisica per un uomo è facile che iniziamo a fantasticare su una storia con lui, ci piace la fase di corteggiamento, ci piace flirtare, immaginare, sognare. Anche gli uomini sognano e fantasticano, ma spesso le immagini dei loro sogni più che scene di film romantici sono scene da film porno ;-) Alle donne piace fantasticare anche sul sesso, eccome! Ma generalmente è un sesso passionale, travolgente, fatto anche di sguardi, di parole, e, perché no, preceduto e seguito dal corteggiamento, da piccole attenzioni, gesti, sorprese. Diciamo che spesso quando un uomo ci attrae fisicamente non lo immaginiamo come un corpo nudo in una stanza vuota, ma gli costruiamo tutto un set cinematografico intorno, con tanto di trama, dialoghi, avventure e colpi di scena ;-) Ciò non toglie che anche per noi il sesso ha un ruolo fondamentale nelle storie e ancor più nelle avventure che viviamo, non siamo quegli esseri asessuati puri e casti che non cercano il piacere dei sensi come spesso siamo state erroneamente viste e presentate. Cerchiamo e apprezziamo gli stessi piaceri del corpo che cerca l’uomo, solo magari li condiamo un po’ di più con tutto un contorno che li rende più vicini a una storia che a un semplice atto. Non dimentichiamo che tra il genere romantico e la pornografia c’è sempre il genere erotico, con tutta la sua passionalità e coinvolgimento mentale.


giovedì 9 gennaio 2014

L'età delle donne

Ci sconvolge l'avvistamento del primo capello bianco, ci spaventano le prime rughe sul viso, ci guardiamo le mani, le tocchiamo e non sono più le stesse, le mani non mentono, e noi ci accorgiamo che è proprio come dicevano, qualcosa è cambiato e noi non siamo pronte. Non si è mai pronte per sentirsi chiamare "signora", non si è mai pronte a smettere di sentirsi ragazze. Eppure è tutto così semplice e naturale, è una delle prime cose che impariamo da piccoli: si cresce, si diventa maturi, si invecchia. Non vediamo l'ora di crescere e poi non vorremmo più andare oltre, sappiamo che invecchieremo ma in realtà non ci crediamo fino in fondo perché poi quando accade davvero rimaniamo inevitabilmente sconvolte. Sarebbe così bello accettare la realtà della vita, vivere i cambiamenti del nostro corpo come una naturale evoluzione, ma non è semplice, troppe cose non ci aiutano, siamo sommersi lungo l'intero corso della nostra vita da messaggi che ci dicono che la donna deve essere giovane, magra e bella. Non so, io non sono una fan della chirurgia estetica e di mille altri modi che trasformano le donne mature in ridicole donne mature convinte di sembrare giovani e sexy. Spero di conservare sempre l'amore e il rispetto che ho per me stessa e per il mio corpo. Spero di continuare a coltivare il mio amor proprio e l'amore per tutto ciò che non svanirà mai e non ingrigirà con il tempo. Spero di continuare a coltivare e arricchire rapporti che vanno al di là delle rughe. Oppure chissà, magari impazzirò e mi ritroverete qui con la mia nuova foto: labbra gonfie come canotti e palpebre tirate fin sopra la fronte :-)