mercoledì 15 gennaio 2014

Donne che non piacciono

Molte donne affascinanti, intelligenti, interessanti, hanno una bassa considerazione di sé. Molte sono single e temono che non troveranno mai un uomo che possa amarle. Molte altre hanno un partner che non le valorizza, non le apprezza per quello che valgono e loro si rassegnano a questa situazione. Molte donne sono state lasciate o rifiutate e pensano che questo dipenda dal fatto che sono poco interessanti.
Ok, questa è la realtà ed è innegabile, ma lasciatemi dire che è assurda ;-)
Credo che la consapevolezza delle proprie qualità e del proprio valore come persone sia davvero fondamentale, uno dei princìpi chiave per avere una vita sana. La sicurezza di sé non è affatto legata ai pregi della persona, anzi spesso sono proprio le donne più acute, sensibili, profonde, analitiche che sviluppano un eccessivo senso di autocritica e fanno fatica ad accettarsi. E vi dirò di più, il punto non sta neanche nel sapersi accettare, ma va addirittura un gradino oltre, il punto sta nell’apprezzarsi, nel pensare con orgoglio alla propria persona, nell’amarsi, nell’avere il coraggio e la consapevolezza di dire “Sono una donna interessante” o attraente, affascinante, intelligente, bella, straordinaria. Il fatto di non piacere a una determinata persona o di non avere ancora trovato il partner giusto o di non avere orde di fans al proprio seguito non significa niente, anzi, spesso significa semplicemente che non apprezzando abbastanza noi stesse, ci presentiamo agli altri in modo distorto, non mettiamo in luce quanto di importante c’è in noi. Come possiamo piacere agli altri se non piacciamo neanche a noi stesse? E soprattutto, perché il giudizio di un’altra persona dovrebbe essere più valido del nostro? Siamo proprio noi a scegliere, più o meno consapevolmente, le persone di cui circondarci e siamo noi a stabilire che tipo di legame instaurare, spesso siamo proprio noi a continuare a cercare persone di un certo tipo per poi lamentarci che sono di un certo tipo. Possiamo fare molto per rompere questo circolo vizioso: possiamo provare a frequentare persone diverse, che magari abbiamo sempre evitato perché ritenevamo poco interessanti, e forse scopriremo che invece sono le persone giuste per noi. E soprattutto possiamo cambiare il nostro approccio nei confronti di noi stesse, smettendo di vederci come vittime o come nemiche, e iniziando a trattarci come alleate di noi stesse, che hanno tutte le potenzialità e le qualità per essere apprezzate.


7 commenti:

  1. La chiave sta tutta nella prima parte: "un uomo che possa amarle", "un partner che non le valorizza", "sono state lasciate o rifiutate". Il problema di dare la colpa o di affidarci agli altri è proprio che non sappiamo cosa vogliamo noi e quanto siamo disposti a metterci in gioco per ottenerlo, anche a rischio di rimanere soli/e.
    Perché una cosa va detta: le donne vivono questa condizione, ed è vero, ma è altrettanto vero che è pieno di uomini che dicono la stessa cosa. Solo che gli uomini fanno gli spacconi, fanno quelli che "non devono piangere mai" e quindi nascondono. Ma in realtà crollano come meloni dietro alla prima che non gliela dà o che li tratta un po'... così...
    Poi, vabbé, per chi crede nell'inconscio, c'è giusto qualche altro problemino inconscio che ci spinge a pregare gli altri senza che ce ne rendiamo conto, ma quello è un altro discorso.
    Bisogna accettarsi per quello che si è. E' come se fossimo in un negozio. Se io vendo abbigliamento sportivo e entra uno che chiede un'auto, io non la vendo e devo essere bravo a dire: "mi spiace, io non ce l'ho. Però guardi che belli questi vestiti...".
    Se capissimo razionalmente questa cosa ci sarebbero meno paranoie e più relazioni sane.

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  2. Sì, probabilmente le dinamiche anche nel caso degli uomini sono molto simili, e come dici tu la questione è proprio nell'addurre "colpe" agli altri, quando spesso siamo noi stessi i primi a non apprezzarci per quello che siamo.

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  3. cercherò ogni mattina di leggere quello che hai scritto Ginevra... che come sempre colpisce nel cuore.... e nonostante razionalmente io so che sia verissimo... faccio fatica ad accettare.... di non essere io la prescelta..... di non avere o di avere qualcosa in più di quelle che vengono "scelte"
    Mara

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  4. Hai ragione, ci sono cose che razionalmente sappiamo benissimo ma nonostante ciò non riusciamo a farle nostre... forse dovremmo ripetercele in continuazione tipo mantra, magari alla fine ci risulteranno più familiari ;-)

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  5. proviamoci dai.................. ;)

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  6. Miss insicurezza paranoica è qui!!!! Per mia ,quasi fortuna ,mi sto mettendo in testa che se devo piacere deve essere x come sono. X chi critica senza nemmeno conoscere ecc....beh il mondo è vario e non devo per forza piacere a tutti. ..come tutti possono nn piacere a me :))
    Ma ci vuole pratica! E ripetersi sempre quello che hai scritto :*

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  7. Sí, un po' di paranoie in questo senso ce le siamo fatte tutte, è normale avere delle insicurezze, l'importante come dici tu e saper reagire e piano piano imparare a crederci.

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