martedì 7 maggio 2013

Mi vendo


Riflettevo sulla tanto bistrattata mercificazione del corpo. Ci piace indignarci perché ci sono ragazze che essendo molto belle decidono di sfruttare la propria immagine per un guadagno e quindi scelgono di fare le veline, le letterine, le ragazze immagine e così via, insomma tutti ruoli in cui non bisogna avere chissà quali doti se non quella di essere belle. E allora gridiamo allo scandalo perché invece noi sosteniamo di dover essere apprezzate per la nostra intelligenza, la nostra cultura o qualche nostra particolare abilità... preferibilmente non sessuale :-)
Ok, donne che mercificano il proprio corpo. E tutti quei lavori che accettiamo di fare mercificando la nostra mente, i nostri ideali, le nostre opinioni, inclinazioni... sottostando e compiacendo personaggi che ci ripugnano? E' più grave vendere il corpo che l'anima?
E' un discorso (almeno in parte) volutamente provocatorio... diciamo semplicemente che siamo tutti bravi ad additare, ma raramente puntiamo quel dito verso noi stessi. E soprattutto è sempre difficile giudicare delle scelte dall'esterno: io se fossi nata più bella, chissà, magari avrei avuto oppotunità diverse e magari (chi può dirlo?) le avrei anche accettate. Lo saprò solo se avrò la possibilità non solo di rinascere, ma anche di riascere in un corpo più lungo e affusolato del mio ;-)