domenica 31 marzo 2013

Cartoline da Londra


Eccomi qui, è (quasi!) tutto pronto... tra pochi giorni inizierà la mia nuova avventura londinese. Non so bene cosa mi aspetti e devo dire che questa è proprio la parte che trovo più interessante. Voglio viaggiare leggera, in tutti i sensi: sono pronta per un nuovo inizio e molto del vecchio preferisco lasciarlo qui. E’ di nuovo tempo di cambiare: dopo essere stata immobile per anni, sono ormai diventata una donna in continua evoluzione, ma non ricomincio mai da zero, elimino i fardelli e tengo sempre con me ciò che mi fa stare bene. Questo è il motivo per cui una delle cose che porterò con me è proprio questo blog. Conosco già Londra e sono certa che mi offrirà nuovi spunti, nuovi stimoli e nuove idee: in questo momento della mia vita ho bisogno di sentirmi nel mondo, il movimento e il fermento mi danno energia e io la mia energia la trasformo in creatività. Sono certa che anche la mia pittura ne troverà grande giovamento, ma soprattutto spero che tutto questo giovi a me, che ho sempre così tanto bisogno di nutrimento per l’anima. Anima irrimediabilmente instabile, un po’ malconcia, strapazzata, ma con un entusiasmo incontenibile! ;-)



martedì 26 marzo 2013

Ma come ti è venuto in mente?! :-)


Una domanda che mi viene posta spesso è come mi sia venuta l’idea di questo blog, e anche se mi viene il dubbio che a volte si tratti di una domanda retorica (“Ma come t’è venuto in mente?!?!”), voglio comunque dare una risposta seria ;-)
Con il passare del tempo mi rendo sempre più conto che il sesso, che potenzialmente è una fonte inesauribile di piacere fisico e psichico, è spesso (molto spesso!) vissuto piuttosto come un problema. Le cause sono tantissime, dalla nostra insicurezza, a un cattivo rapporto con il nostro corpo, a problemi nel relazionarsi con l’altro sesso... e spesso, a fare un po’ da cornice al tutto, c’è tutto un mondo di messaggi fuorvianti che ci arrivano dalla famiglia, dalla scuola, società, religione, amici, ecc. Il problema non è se si parli o meno di sesso, ma piuttosto che se ne parla in modo sbagliato, così il messaggio più o meno diretto che ci arriva è del sesso come qualcosa di sporco. E questo, per una strana proprietà intransitiva, vale soprattutto per le donne: un uomo che fa tanto sesso se ne può vantare, una donna se ne deve vergognare. Il punto però è tutto ciò che ne deriva: ansie, paure, frustrazioni, senso di inadeguatezza. Perché spesso noi donne ci ritroviamo a lottare in bilico in questo equilibrio instabile, quasi impossibile: se non fai sesso sei frigida, se lo fai sei una puttana, certe cose vanno bene altre sono da pervertiti... e così in moltissimi casi quello che potrebbe essere uno degli aspetti più piacevoli della nostra vita diventa un problema. Non parlo di qualche caso, parlo di moltissime donne, anzi non ho paura a dire che la maggior parte delle donne vive la propria vita sessuale in modo problematico. Sempre che si conceda di averne una. Ora quello che mi ha portato a creare questo blog e che mi spinge a portarlo avanti è proprio questa mia duplice battaglia (nel mio piccolo ovviamente): provare a superare insieme qualche piccolo tabù parlando di sesso in modo semplice, a volte giocoso, muovendomi anche io in questo sottile equilibrio in cui non voglio essere né noiosamente accademica, né sporcare un argomento che viene già sporcato abbastanza. Allo stesso tempo vorrei davvero poter essere di conforto per chi si sente sola nella propria inadeguatezza, perché in realtà non è affatto sola, ma è in compagnia di milioni di donne che si sentono costrette a far finta di niente ma che in realtà lottano ogni giorno per poter vivere in modo sereno la propria sessualità. Quindi io sono qui, per strapparvi un sorriso e magari farvi sentire almeno per un momento un po’ meno sole, non da dietro una scrivania, ma insieme a voi al tavolo di un bar, magari in compagnia di un buon caffè ;-)



mercoledì 13 marzo 2013

Non smettere di giocare

"Non smettere di giocare" trovo che sia un titolo bellissimo, praticamente la mia filosofia di vita! Per affrontare l'argomento sesso poi mi sembra davvero particolarmente indicato... se non smettessimo di giocare probabilmente saremmo più felici o comunque ci divertiremmo di più, il che non è affatto male come prospettiva! E a quanto pare Fabrizio Quattrini la pensa più o meno come me ;-) Lui è uno psicoterapeuta, che ho iniziato a conoscere guardando la trasmissione "Sex Therapy" e con cui ho avuto il piacere di collaborare per la rivista "Psicologia e benessere". Ed ora mi ritrovo sulla scrivania il suo libro: mi piace il titolo, la copertina, insomma appena lo vedo è già attrazione fisica! Ovviamente mi affretto a leggerlo e quello che più mi affascina è il suo approccio al sesso, così giocoso e spensierato, senza essere per questo incosciente, mi ha ricordato proprio il mio primo post: Leggerezza e consapevolezza. "Non smettere di giocare" raccoglie 51 idee per scoprire il piacere,  e al di là di questi spunti che rappresentano il cuore del libro, quello che mi ha colpito è lo spirito con cui viene affrontato l'argomento, tanto da riuscire a parlare di sesso estremo e trasgressione senza farli apparire come qualcosa di sporco.
Il sesso è piacere, divertimento.... gioco!



lunedì 11 marzo 2013

Benvenuti nel mondo della finzione

In questi giorni mi rimbomba nella testa una serie di pensieri sulla lotta tra libertà e giudizio. E’ così difficile agire liberamente... cresciamo e viviamo sotto un bombardamento continuo di dogmi, usanze, costrizioni, restrizioni, che alla fine diventano parte di noi ed è davvero faticoso discernere cosa veramente condividiamo da ciò che invece semplicemente subiamo. Spesso la via di uscita che si sceglie è quella di vivere nella menzogna: sosteniamo apertamente questi dogmi e poi di nascosto facciamo l’opposto. Tutti si dichiarano contro la prostituzione, ma guarda caso è una pratica che persevera e prospera da tempi immemori, non conosce crisi. Lo stesso per la pornografia, per i sexy show, l’adulterio, il sesso occasionale, il sesso di gruppo, quello con i trans, e via dicendo. Milioni di persone partecipano e sono protagoniste di questo “mondo” eppure è lo stesso mondo, e le stesse persone, che si scandalizza se una donna in farmacia compra i preservativi.
Io sto imparando e provando a lottare per la mia libertà, non perché io sia la paladina di chissà quale credo, ma semplicemente perché è una mia esigenza: a un certo punto mi sono resa conto che tutto ciò che mi negavo o che nascondevo mi faceva sentire che non stavo vivendo la mia vita, o comunque non nel modo che piace a me e che mi possa appagare. Ora, visto che forse di vita ne avrò una sola (anche se non è detto!), ho iniziato a fare qualcosa per viverla a modo mio. Ho preso importanti e coraggiose scelte in ambito professionale ed ho iniziato a cambiare prospettiva e atteggiamento su molti altri aspetti. Per dire, questo blog un anno fa non l’avrei neanche preso in considerazione, era quanto di più lontano dai miei progetti. E questa sembra una cosa di poco conto, ma non lo è affatto. Ovviamente ogni volta che si decide di seguire la propria libertà, se ne paga il prezzo. Fare scelte che escano dai dogmi di cui accennavo, e non farle di nascosto, implica giudizio, critica, etichette, e conclusioni che richiedono una certa forza per essere affrontate. Allora a quel punto è chiaro che venga voglia di fare tutto di nascosto, così si ottiene lo stesso risultato (fare ciò che ti piace) senza dover affrontare il nemico pubblico. Ma questo io lo chiamo vivere nella menzogna. Quindi per ora continuerò ad esprimere liberamente il mio pensiero, a vivere in modo limpido la mia libertà... poi quando valuterò che sia troppo faticoso, allora forse farò ancora in tempo ad indossare un tailleur pantalone, professarmi cattolica, dire che il sesso è una cosa sporca, per poi cambiarmi la sera di nascosto e andare a un festino in una villa sperduta insieme ad altra gente “normale”.
Rido perché non sono mai sola, c’è sempre qualcuno, qualche maledetto coglione che mi giudica” (Porci con le ali e nostre-difficoltà)




venerdì 8 marzo 2013

Cuore grande, spalle larghe e... a testa alta!

(Attenzione: post ad alto contenuto di parolacce)
Tranquillizzatevi perché qualunque cosa farete, non andrà bene.
Se indossate una minigonna troppo mini siete puttane, se indossate sempre i pantaloni siete uomini, se fate sesso al primo appuntamento siete ancora più puttane, se non lo fate siete antiquate. Se andate agli strip maschili (per rimanere in tema della festa odierna) siente delle sgallettate. Se siete voi a fare gli spogliarelli.... uuuhh... non oso neanche immaginare! Se vi innamorate... che palle! Se non vi innamorate... che stronze!
La soluzione? Cercare sempre di compiacere gli altri, senza ovviamente riuscirci e quindi uscirne più frustrate di prima? Direi di no. Io non ho la ricetta universale, ma ho la mia, personalissima, che funziona per me e spero che ogni donna trovi la propria.
Io non smetterò mai di amare, non smetterò mai di lottare per le cose in cui credo, non smetterò mai di divertirmi, non smetterò mai di credere in me, quindi, la mia ricetta è proprio questa: cuore grande (anche quando è lacerato, accartocciato, ricucito), spalle larghe (anche quando si riempiono di lividi come alla fine di una serata di pogo!), testa alta, perché anche quando faccio qualche cazzata... non mi vergogno mai di me!




mercoledì 6 marzo 2013

Dopo il sesso... buonanotte!

Tempo fa “Panorama” riportava i risultati di una ricerca effettuata in USA che smentirebbero il cliché secondo cui sia l’uomo che più frequentemente di addormenta dopo il sesso. Sembra infatti che a uomini e donne capiti in egual misura di addormentarsi dopo l’atto sessuale. Ora, a parte qualche dubbio sull’utilità di questa ricerca (!!!), credo che il fatto di addormentarsi subito dopo il rapporto non sia un segno poi così negativo. A volte è vissuto come mancanza di coinvolgimento nei confronti del partner, come se, una volta fatto l’amore, non si avesse alcun interesse nello stare insieme, magari coccolandosi o scambiandosi parole dolci. Io non credo che sia necessariamente così. Credo che dopo un rapporto vissuto in modo intenso con un forte coinvolgimento passionale, sia normale che il fisico ceda e si lascia totalmente andare, magari addormentandosi. Credo sia un modo per certi aspetti anche più spontaneo di vivere il sesso. La ricerca di attenzioni, coccole o parole confortanti dopo aver fatto l’amore a volte (non sempre, ovvio!) è una ricerca di una conferma, quindi in un certo senso una necessità di sapere che sia tutto giusto, tutto a posto... insomma non esattamente ciò che può essere invece un semplice vivere il presente.
Sono stata troppo uomo in questo post? ;-)



martedì 5 marzo 2013

I famigerati “anta”

Riflettevo sulla soglia degli “anta”, una tappa che molte donne guardano con sospetto e che difficilmente accolgono a braccia aperte. Dunque, io quest’anno compirò 40 anni. Mancano ancora diversi mesi, ma parliamo appunto di mesi non di anni, e devo dire che la cosa non mi allarma neanche un po’, anzi, le poche volte che mi è capitato di pensarci è stato per iniziare a immaginare come mi piacerebbe festeggiare! Ho pensato che essendo una tappa importante devo regalarmi qualcosa di indimenticabile e lì la mente ha iniziato a viaggiare... ;-) Per il resto non mi sento in alcun modo minacciata da questo traguardo. In effetti mi sento e sono ancora molto giovane, mi sento anche attraente... certo è probabile che non attiri più gli sguardi dei ventenni, ma anche su questo ho qualche dubbio! ;-) Insomma mi sento nel pieno della mia forma fisica, anche esteticamente, perché no? Anzi, mi rendo conto che il percorso di crescita che ho fatto e che sto facendo, mi stia aiutando a vivere appieno la mia femminilità e il mio essere e sentirmi donna. Ho riscoperto il mio lato femminile ed ho raggiunto una consapevolezza che mi fa vivere in modo molto più libero e soddisfacente la mia sessualità. Insomma, per molti aspetti ero molto più vecchia a vent’anni! ;-) Non c’è nulla al momento in cui mi senta svantaggiata a causa della mia età, mentre al contrario ci sono molti aspetti per i quali mi sento finalmente di vivere appieno la mia vita, il mio essere e anche il mio corpo. Quindi, a meno che io non subisca un tracollo improvviso nei prossimi mesi, credo proprio che quello del mio quarantesimo compleanno sarà in assoluto un momento da celebrare e da accogliere a braccia aperte e con un bel sorriso! ;-)


lunedì 4 marzo 2013

Orgasmi prolungati - Istruzioni per l'uso

Mai sentito parlare di Orgasmi Sessuali Estesi (ESO)? Due sessuologi americani sostengono che seguendo attentamente questa tecnica la donna può provare un orgasmo di una durata da 30 minuti fino a oltre un’ora. Beh, vediamo di cosa si tratta! ;-)
La tecnica ESO si divide in 4 fasi: 3 da fare da sola e la 4^ in coppia.

1) Il presupposto è che tutti abbiamo delle resistenze nei confronti del piacere, che possono derivare dall’educazione, dalla religione, o anche pensieri più superficiali che ci distraggono, del tipo: ho la cellulite, sono grassa, devo ricordarmi di fare questo o quello. Ok, ogni volta che si ha un pensiero che ci distoglie dal piacere dobbiamo sostituirlo con uno positivo, per esempio: “Relax, ora mi sto divertendo”.
2) Allena i muscoli della vagina, e di questo abbiamo già parlato nel post Esercizi per la vagina
3) Masturbati regolarmente concentrandoti su ciò che ti piace, sulla velocità, la pressione e il ritmo, fino ad arrivare a conoscere bene il tuo corpo e come provare piacere.
4) Quando avrai seguito per un po’ di tempo le prime 3 fasi, puoi passare all’ultima, che è da fare in coppia. Tu sei sdraiata, lui è seduto e ti accarezza delicatamente tutta l’area genitale, evitando però il clitoride e l’interno della vagina. Poi, lentamente, passa a stimolarti il clitoride e tu, mentre lo fa, stringi e rilasci i muscoli della vagina, e nel frattempo fai attenzione alla respirazione: non trattenere mai il fiato e cerca di respirare profondamente con la pancia piuttosto che con il torace. Appena inizia il tuo orgasmo, lui passa dal clitoride all’interno della vagina, stimolandoti con ritmo lento e regolare. Quando finisce il tuo orgasmo lui, anziché fermarsi, deve continuare in modo più leggero, per poi aumentare di nuovo pressione e ritmo, e di nuovo passare al clitoride. Questo per più volte, fino a che le contrazioni da orgasmo diventano continue, a quel punto, usando entrambe le mani, passa a stimolare clitoride e vagina insieme. A questo punto ciò che dovrebbe accadere viene descritto così: “ondate su ondate di orgasmi, come non avete mai provato prima”!
Può sembrare un po' complesso, magari va letto una seconda volta con più attenzione, ma direi che... il gioco può valere la candela, no? ;-)



sabato 2 marzo 2013

Il punto G maschile

Questa mattina appena mi sono svegliata, mentre ero ancora a letto in stato semicosciente, mi è venuto in mente di fare un post sul punto G maschile... chissà cosa avevo sognato! ;-)
Dunque, andiamo per gradi: nell’uomo l’equivalente del punto G femminile si trova in corrispondenza del perineo, tra i testicoli e l’ano. La sua stimolazione può provocare un piacere molto profondo e può essere effettuata sia dall’interno (attraverso l’ano) che dall’esterno.
Ora mi rendo conto che mi sto muovendo su un terreno pericoloso, che rischia di turbare anche chi è comunque mentalmente abbastanza libero da leggere questo blog. Perciò, per non andare troppo oltre e non risultare troppo peccaminosa anche per i miei emancipati lettori, mi limiterò a parlare della stimolazione esterna... almeno per ora! ;-)
Il punto G maschile si può massaggiare sia prima che durante l’orgasmo, provocando in entrambi i casi un notevole aumento del piacere. La posizione più adatta è con l’uomo sdraiato sulla schiena con le ginocchia piegate, e la donna seduta tra le sue gambe. E’ possibile fare dei piccoli massaggi con i polpastrelli, muovendosi in senso circolare o in linea retta. Si possono usare l’indice e il medio uniti, piegandoli e muovendoli con delicatezza verso i testicoli e poi indietro. Sottolineo con delicatezza perché è una parte molto sensibile!
Ovviamente l’altra mano è libera, quindi l’ideale è usarla per toccare e stimolare altre parti.
Si tratta di una situazione molto molto intima, quindi è importante che ci sia una forte complicità, ma è anche una delle più profonde fonti di piacere per l’uomo... provare per credere! :-))


venerdì 1 marzo 2013

Piccoli equivoci

Stavo pensando che dovrei dedicare almeno un post a un elenco di indirizzi per il sesso a Ginevra... perché vedendo le statistiche del blog ci sono persone che arrivano a visitarlo in seguito a ricerche del tipo: “Fare sesso a Ginevra”, “Andare a puttane a Ginevra”, ecc... e in effetti mi sento un po’ responsabile della delusione dei malcapitati, in fondo è colpa mia che ho scelto un titolo decisamente ambivalente. O magari, chissà, imbattendosi per caso nel mio blog lo trovano interessante. In fondo, nulla accade per caso! O almeno così ogni tanto mi piace pensare.. ehm.. scusate, ieri sera ho visto “Signs” e sono ancora un po’ in subbuglio! Comunque a chi arriva qui “per errore” cercando una prostituta o un club privé a Ginevra, porgo le mie scuse per non aver soddisfatto la loro curiosità, ma spero di poterne soddisfare tante altre... non so, magari vorrete leggere qualcosa sulle palline vaginali o sul preservativo femminile... in fondo c’è sempre qualcosa da imparare! ;-)