giovedì 3 settembre 2015

Desideri proibiti

Il principale ostacolo alla nostra libertà probabilmente siamo noi. Siamo noi i primi a giudicarci e siamo noi a permettere che il giudizio degli altri abbia peso nelle nostre scelte, nei nostri comportamenti. Indubbiamente convivere con etichette che ci hanno incollato addosso non è semplice, e allora pur di rimanere "puri" agli occhi degli altri ci priviamo di un grande privilegio: la nostra libertà. La libertà di emozionarci, di eccitarci, di provare piacere. Ciò che ci provoca piacere non può essere deciso da nessun altro. Provare vergogna per ciò che ci piace significa censurare noi stessi. Se c'è reciproco consenso, se nessuno si impone sull'altro, se si è tra persone adulte e consenzienti, la vera libertà è permetterci di scoprire cosa ci provoca piacere, accettarlo e non vergognarci dei nostri gusti, inclinazioni, preferenze, fantasie. Nessuno è esente dal giudizio altrui, ma prima di voler assecondare le aspettative altrui potremmo fermarci un attimo e chiederci quanto in esse ci sia di noi. Non è mai troppo tardi per imparare a lasciarsi andare. Non è mai troppo tardi, ma non c'è motivo di rimandare. 


2 commenti:

  1. Un pensiero sottile ed affascinante in cui mi sono imbattuta nella valanga della rete. Grazie per avercelo regalato! Sofy

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  2. Molto bello leggerti...la mente ed il piacere corporeo in simbiosi regalano effetti inimmaginabili.
    Dome A

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