lunedì 17 febbraio 2014

"Non mi andava mai di farlo e non provavo piacere"

Questa è la storia di F., che mi ha scritto una mail e mi ha chiesto di pubblicare qui in forma anonima. L'ho trovata davvero molto molto interessante. 
"Il mio rapporto con il sesso è sempre stato terribile, cioè non è che ho storie di violenze o cose così, è solo che l'ho sempre vissuto come un problema o un peso con cui dover fare per forza i conti. La mia prima volta è stata a 17 anni e l'ho voluto io perché ero molto impaziente all'idea, stavo con un ragazzo e ci volevamo bene: lui non si decideva e allora ho deciso io. E' stato un disastro, eravamo tutti e due inesperti, io ero comunque tesa e quindi ho provato subito un po' di dolore, lui si è intimorito e abbiamo lasciato stare. Qualche giorno dopo l'abbiamo rifatto ed è andata meglio ma con lui non provavo mai piacere ed era un supplizio, lo vivevo come un dovere, cioè, finché non l'hai mai fatto puoi rimandare ma una volta che l'hai fatto non puoi smettere, perciò lo facevo e mi vergognavo di non provare piacere, non gliel'ho mai detto. 
In seguito ho avuto un altro ragazzo, all'inizio la voglia c'era, poi l'abbiamo fatto e le prime volte mi piaceva ma non raggiungevo l'orgasmo, non sapevo neanche cosa si provava. Tutti dicevano che era fantastico ma per me era solo una specie di ginnastica sudaticcia. A un certo punto ha smesso proprio di piacermi ed è stato di nuovo un supplizio, non ne avevo mai voglia, lo facevo solo perché mi sentivo in dovere. E' stato così per un bel po' di tempo, più di 5 anni: non avevo mai desiderio, lo facevo poco, non provavo mai piacere, non mi piaceva eppure mi sentivo in colpa perché lo facevo poco. Quello che avrei voluto veramente non era di risolvere il problema, forse pensavo non ci fosse soluzione, ma avrei voluto proprio che non esistesse il sesso, pensavo che se non mi fossi sentita in dovere di farlo sarei stata molto più felice perché per me era solo un problema.
Dopo diversi anni ci siamo lasciati per altri motivi (forse pure per il sesso...) ho conosciuto un altro ragazzo, e un po' l'emozione di una storia nuova, un po' anche l'emozione del proibito perché all'inizio non avevamo detto niente a nessuno e lui era pure fidanzato, insomma oltre al desiderio e al piacere è arrivato anche il mio primo orgasmo. Da lì ho avuto alti e bassi e anche lunghi periodi in cui non avevo desiderio, ma ho iniziato a viverli con molta più tranquillità perché finalmente sapevo di non avere niente che non andava e non mi sentivo più in colpa, riuscivo finalmente a pensare al sesso come una cosa bella e non come un problema.
Proprio come dici tu Ginevra la prima cosa da fare è capire che ogni problema si può affrontare. Io ero giovane e se mi succedesse ora una cosa così ne parlerei sicuramente con qualcuno e cercherei una soluzione. E invece come penso succeda a tante ragazze anche più grandi di me, mi vergognavo, e come hai detto tu mi sentivo sola e pensavo che non ci fosse una soluzione. Succede proprio così ma i tempi stanno cambiando per fortuna e spero che le donne si vergognino sempre di meno a parlare di sesso almeno con chi le può aiutare." F.
Se volete potete scrivermi a ginevrasex@gmail.com per chiedere un consiglio, raccontare la vostra storia o esprimere un'opinione, ovviamente sarete voi a dirmi se volete che venga pubblicato qui e se/come firmarlo ;-)



3 commenti:

  1. credo che il problema di base sia come sempre una errata educazione sessuale che ci viene data, anzi che non ci viene data. il sesso è sempre visto come tabù come una cosa da "peccato" una cosa di cui non si parla, questo fa si che a parte la cosa di trasgredire, di peccare che può eccitare, non sappiamo cosa "fare" . ci vorrebbe una corretta conoscenza del nostro corpo, le donne a differenza degli uomini vedono la conoscenza del proprio corpo come una cosa errata,come una cosa sporca invece se per prime noi sappiamo cosa ci piace , cosa ci può portare al piacere , sarà più facile far capire al nostro partner cosa fare per portarci al piacere, anche sotto forma di "gioco"
    Mara

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  2. Verissimo. Sarebbe molto più semplice se venissimo educate a conoscere e conoscerci piuttosto che a vergognarci. E soprattutto ci eviteremmo molti problemi, insicurezze e senso di inadeguatezza che in realtà non avrebbero alcun fondamento.

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