lunedì 30 luglio 2012

Porci con le ali e nostre difficoltà

Mi piace prendere spunto da libri e articoli per le mie riflessioni. E così leggendo un'intervista a Lidia Ravera, mi è tornato in mente un capolavoro: Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti. L’opera, scritta nel 1976, fece scandalo per il linguaggio esplicito con cui si affrontavano temi quali la sessualità e l’omosessualità. la copertina non è da meno, disegnata da Pablo Echaurren, è anch’essa all’altezza del libro che riveste.
Quindi, con l’intento di trarne qualche spunto interessante, ho ripreso questo libro dallo scaffale. Devo dire che tenere in mano questa vecchia edizione, se pur non la prima originale, suscita una certa emozione. Le pagine un po’ ingiallite, il profumo, il prezzo di duemiladuecento lire: è una sensazione che unisce corpo, mente e anima.
Così ho iniziato a sfogliarlo, fino a ritrovarmi a leggerlo per intero e a decidere che non sarebbe stato un semplice spunto, ma sarebbe diventato l’argomento. Perché in realtà di spunti ne offre in continuazione, in ogni pagina, e voglio riportare qui solo un paio di passaggi, che mi hanno colpito di più in questo momento. Scelta del tutto personale, non credo siano i più significativi del libro, ma oggi lo sono per me.

(...) poi mi infilavo le mani nelle mutandine, rapida rapida, con un occhio alla porta e le orecchie così tese che sentivo fischiare le scale. Era un grande spavento. E la mano poi me la sarei tagliata, ma era bello, una grande felicità bagnata, strappata, un urletto soffocato. Adesso, anche se sono sola è come se fossi in mezzo alla gente: mi viene da ridere. Cioè non è che mi viene da ridere, rido perché non sono mai sola, c’è sempre qualcuno, qualche maledetto coglione che mi giudica.

- A me ogni tanto mi sembra di vivere solo per piacere agli uomini, perché se non mi scelgono, se non mi scelgono sempre, mi viene una specie di paura di morire...
- Però sai che capita anche a me. Ho una paura tremenda di essere rifiutato o respinto o non so cos’altro.

A me ogni tanto vengono in mente cose truci, tipo sbatterla sul letto-strapparle le mutande-infilargielo al culo facendola urlare. Mi vergogno moltissimo di queste pensate da giornaletto porno, però stanno lì lo stesso.

E da qui siamo liberi di riflettere, o meno, su ciò che preferiamo, su ciò che ci ha colpiti di più. Magari sul senso di colpa, sul giudizio degli altri, sulla paura di non essere accettati. E sull’infinità di dinamiche e implicazioni che spesso ci impediscono di vivere serenamente la nostra esistenza e la nostra sessualità.







"Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti" Rocco e Antonia (VI edizione)



7 commenti:

  1. Un libro che shockò perché ebbe il merito di raccontare qualcosa che era ovvio ma che non si poteva raccontare. Era più facile descrivere delle riunioni politiche, delle ideologie, di sinistra e destra, di camerati e compagni invece di un periodo storico in cui la sessualità era forse l'aspetto più importante.
    E non è un caso se sullo stesso stile un libretto come "Due di due" ha avuto più successo: scritto forse peggio, meno veritiero ma più ruffiano perché evitava ogni riferimento sul sesso. Più pulito quindi. Più di massa.

    Un libro che è utile ancora oggi e che andrebbe letto per capire come si viveva in quegli anni. Non erano solo gli anni della contestazione politica ma erano anni di grande fermento prima di tutto sessuale e, quindi, anche d'azione politica.

    RispondiElimina
  2. Sì, provo sempre grande ammirazione per chi riesce a rompere gli schemi facendolo in modo intelligente. A me è piaciuto molto anche Due di due, che lo ricalca in parte, ma che rimane comunque un romanzo fine a se stesso, non prova a fare la storia e sicuramente si inserisce con più facilità nelle nostre librerie. Forse oggi un libro come Porci con le ali farebbe più fatica a farsi leggere, per alcuni aspetti c'è più diffidenza.

    RispondiElimina
  3. Ogni epoca ha il suo "Porci con le ali". Quello di oggi è "50 sfumature di Grigio". :-)

    RispondiElimina
  4. Che infatti è mooooooolto più soft ;-)

    RispondiElimina
  5. molto più soft e meno reale, non li ho letti i vari "sfummature" ma non so perchè non mi ha ispirata, porci con le ali l'ho letto 2 anni fa, su segnalazione di un "amico" e sono stata contenta di averlo letto da "vecchia" sicuramente me lo sono goduta molto di più , l'ho capito meglio ;)
    Mara

    RispondiElimina
  6. ahahahhahahahhaahahh Mara, hai ragione! Anch'io "Porci con la ali" l'ho letto da "grande" (diciamo così? ;-)) e credo di averlo apprezzato per sfumature (ops... si mette sempre in mezzo!) a cui anni fa non avrei dato alcuna importanza.

    RispondiElimina
  7. eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeesatto!!!!!!!!!!
    Mara

    RispondiElimina