venerdì 27 luglio 2012

Sesso anale tra piacere e tabù

Quella del sesso anale è una questione un po’ controversa: è amato e odiato per tanti motivi.
Il 25% delle donne ammette di aver provato il sesso anale, e solo il 10% afferma di apprezzarlo veramente.
Partiamo sempre dal presupposto che non c’è una scelta giusta o sbagliata, ma che la miglior scelta è quella di provare e di fare solo ciò che ci fa sentire a nostro agio.
I fattori che suscitano interesse per questa pratica sono molteplici. Innanzitutto l’ano è una zona molto sensibile la cui stimolazione può essere fonte di grande piacere. ll sesso anale permette alla donna di sentire una penetrazione molto profonda e di provare un insieme di sensazioni che coinvolgono sia il clitoride che la vagina. Quando anche queste parti vengono stimolate correttamente, il piacere della donna può essere tale da provocare un orgasmo profondo.
Oltre al piacere fisico, c’è da aggiungere che sia per gli uomini che per le donne il sesso anale può costituire un ottimo diversivo rispetto al sesso convenzionale.
Negli anni 50 il celebre e clamoroso rapporto Kinsey stabilì che la zona anale aveva un’implicazione erotica per circa la metà della popolazione americana di allora.
Allo stesso tempo le cause per cui molte donne rifiutano assolutamente il sesso anale sono principalmente due: la paura di sentire dolore e il fatto di considerarla una pratica degradante. C’è da dire che con con un partner attento entrambe queste convinzioni potrebbero subire un’inversione.
Per quanto riguarda il dolore è fondamentale cominciare con una buona lubrificazione perché, al contrario della vagina, l’ano non si lubrifica naturalmente. E’ preferibile usare un lubrificante a base di acqua, evitando prodotti come la vaselina, lubrificante grasso che può intasare le pareti del retto e risultare troppo appiccicoso.
In secondo luogo, è importante che la penetrazione venga fatta dolcemente, si può iniziare per esempio accarezzando l’ano.
Per sfatare molti tabù e reticenze riguardo al sesso anale, il prof. Jack Morin, ricercatore e sessuologo autore di "Anal Pleasure and Health: A Guide for Men and Women", sostiene innanzitutto che la penetrazione anale è la forma meno praticata di sesso anale: ci sono infatti molti modi di ricavare piacere erotico dall'ano. Alcune delle tecniche più comuni sono il toccare l'apertura anale con un dito durante la masturbazione, lo stimolare l'ano del partner durante il rapporto sessuale o durante il sesso orale. Inoltre ci rassicura affermando che la stimolazione anale, compresa la penetrazione, non è dolorosa se fatta correttamente: con sufficiente lubrificante e pazienza è possibile godere del sesso anale come parte di una vita sessuale sana e soddisfacente. Infine assicura che la stimolazione anale può portare all'orgasmo.
In conclusione, credo che nessuno debba sentirsi per alcun motivo obbligato a praticarlo, ma allo stesso tempo è importante sfatare alcuni falsi miti in proposito. Resta sempre il fatto che provare non significa dover poi continuare.



La copertina del libro "Anal Pleasure and Health: A Guide for Men and Women", del sessuologo Jack Morin

1 commento:

  1. Il sesso anale, contrariamente a molti altri uomini (e donne), non mi ha mai attirato più di tanto. Forse ha implicazioni anche psicologiche (ogni posizione del "kamasutra" ha una spiegazione psicologica) ma non mi ha mai attirato più di tanto.

    Però il sesso è gioco e scoperta costante e c'è solo un modo per viverlo: non porsi mai limiti. In nessun caso e riguardo a ogni cosa.

    E poi io sfaterei anche il mito della stimolazione anale maschile, ma forse quello è un altro discorso...

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