giovedì 4 ottobre 2012

Sesso per mamme


E’ un dato di fatto: i neogenitori nel 90% dei casi smettono di far sesso dopo la nascita del loro bambino.
La dottoressa Renee Horowitz, direttrice del Center for Sexual Wellness del Michigan, ha spiegato che in genere dopo il parto le donne subiscono un calo del desiderio sessuale, che va fino alla perdita completa del desiderio e che dura, all’incirca, per 6-8 settimane dal parto. Questo avviene per ragioni sia di tipo fisico che psicologico, ed è assolutamente naturale.
Il problema però è che molto spesso anche dopo questo periodo si incontrano notevoli difficoltà a tornare ad una “normale” vita sessuale nella coppia.

PROBLEMI
Innanzitutto c’è molto meno tempo a disposizione perché l’arrivo di un bambino ci coinvolge e ci impegna totalmente. Di conseguenza spesso ci sentiamo sopraffatti dalla stanchezza, che ci porta ad utilizzare i pochi momenti liberi che abbiamo per riposare. C’è inoltre molta difficoltà ad avere momenti di intimità proprio perché il bambino è sempre con noi e spesso dorme nella nostra stanza. Infine, da non sottovalutare, c’è una forte componente psicologica: ai nostri occhi e agli occhi del nostro partner ora non siamo donne, bensì mamme.
CONSIGLI
Per fortuna sono tutte questioni che possiamo affrontare e risolvere, basta un po’ di volontà da parte di entrambi.
Un primo consiglio è quello di riappropriarci dei nostri spazi, e possiamo farlo per esempio trasformando la nostra camera da letto in un posto intimo per la coppia, come era prima dell’arrivo del bambino. Possiamo cercare quindi di tenere fuori da quell’unica stanza tutto ciò che riguarda il bambino, e sbizzarrirci invece con lenzuola, candele ed essenze per il nostro nido d’amore.
Un altro punto importante è quello di trovare il momento giusto. La soluzione più semplice è quella di approfittare dei momenti in cui il bambino dorme, ma spesso accade che siano gli stessi momenti in cui anche noi possiamo finalmente riposare. Se usiamo qualche accorgimento possiamo farlo anche quando il bambino sta giocando in un’altra stanza, oppure la soluzione forse migliore è quella di ritagliarci qualche ora ogni tanto in cui lo affidiamo alle cure dei nonni o di una baby sitter.
Come in ogni situazione, la chiave sta nell’affrontarla con lo spirito giusto: la ricerca di occasioni di intimità con il partner anziché essere visto come un problema può essere vissuto piuttosto come uno stimolo per la creatività e la fantasia! ;-)

(vedi anche QUANDO CALA IL DESIDERIO e IL CALO DEL DESIDERIO AL CINEMA)


5 commenti:

  1. Il mio consiglio di mamma è: invece di fissarvi sulla solita trita e ritrita camera da letto approfittatene per farlo altrove!
    Comunque se il bambino non dorme il sesso è l'ultimo dei tuoi pensieri e ahimè, i bimbi cominciano a giocare da soli ben più in là delle 6-8 settimane.
    Aggiungi anche che il problema fisico non è tanto l'aspetto estetico ma il dolore legato alla mancanza di lubrificazione dovuta al calo di estrogeni e la scocciatura, anche psicologica, di dover ricorrere sempre a umettanti artificiali.
    La baby sitter, comunque, resta un ottimo consiglio e un'eventuale soluzione...almeno per il partner maschile! :P
    daniela

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  2. Quello di cambiare posto anziché fossilizzarsi sulla camera da letto mi sembra un ottimo consiglio! ;-) In generale, sono in effetti molti gli aspetti di cui tenere conto e il tuo commento mi sembra molto molto interessante perché entra nello specifico di almeno alcuni di questi aspetti. Il dolore legato alla mancanza di lubrificazione in particolare è un problema molto diffuso, anche al di là della gravidanza, e direi proprio che merita uno spazio a sé. GRAZIE, hai scritto cose molto interessanti!

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  3. Credo che il problema sia sempre lo stesso: capire cosa si vuole davvero. Una volta che lo si è capito allora si può provare a trovare un compromesso fra le due volontà dei partner nella coppia.

    E' vero che un uomo può vedere la compagna come mamma e non più come compagna (da qui il ricorso alla prostituzione per fare quelle cose che "non può fare la madre dei miei figli") ma è anche vero che per la donna il figlio diventa la cosa più importante in assoluto nella sua vita considerando il compagno come un collaboratore domestico.

    La verità sta da un'altra parte. Il figlio c'è e va fatto crescere, ma la coppia deve rimanere, sempre. Se la "coppia" cede il passo alla "società a disposizione del figlio" allora le cose andranno male.

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  4. Esattamente. Spesso la difficoltà sta nel riconoscersi ancora come coppia quando si è genitori, e nel riconoscere la donna come tale quando è mamma.

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  5. E soprattutto è importante l'accettazione del cambiamento. Le cose cambiano: se cambiano le cellule e gli atomi come potrebbe non cambiare il comportamento di un essere umano dopo un evento come la nascita di un figlio?
    Solo che dire "ok, la situazione è cambiata, ripensiamoci da zero" è più facile dire "non sei più come quella/o di cui mi sono innamorata/o".

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