giovedì 7 febbraio 2013

Donne inseguite dal tempo

Abbiamo un po’ tutti paura del trascorrere del tempo, di invecchiare e di tutto ciò che comporta, e forse nelle donne è ancora più difficile che per gli uomini. In primis c’è la consapevolezza che dopo una certa età non potremo avere figli e questo per alcune di noi può rappresentare davvero una spada di Damocle. Un certo periodo della nostra vita rischia di diventare una corsa contro il tempo per trovare il compagno giusto, aspettare che anche lui desideri un figlio, provare ad averlo, imbatterci in tanti possibili problemi fisici o psicologici che possono rendere il tutto ancora più complicato. Ok, prendiamo fiato, mi è venuto l’affanno già solo scrivendo queste cose. Viverle a volte si rivela un vero inferno.
Ma anche quando un figlio lo abbiamo già, oppure non lo desideriamo, la strada è comunque impervia. La rughe, la pelle che invecchia, i primi capelli bianchi, i fianchi si allargano... un giorno ci guardiamo allo specchio e non siamo più quelle ragazzine che facevano di tutto per sembrare più grandi, no, ora siamo donne in lotta contro il tempo. Le reazioni sono delle più disparate, c’è chi si affanna con diete e palestra, chi ricorre alla chirurgia estetica (c’è anche chi ci prende gusto e ne abusa, diventando la caricatura di se stessa), che chi inizia a vestirsi e truccarsi come la propria figlia adolescente. Allo stesso tempo c’è chi si lascia andare, chi dopo il matrimonio, o soprattutto dopo la gravidanza, non si sente più donna ma semplicemente mamma, chi si trascura perdendo ogni tratto della propria femminilità.
Già, è proprio difficile trovare il proprio equilibrio e soprattutto sentirsi in pace con il proprio corpo. Penso che quello a cui dovremmo puntare, più che a labbra botulinate e ventre piatto, sia un corpo con cui non sentirci in conflitto. Accettare la nostra età, la nostra conformazione, le nostre forme e il passare del tempo, e accompagnarlo con gentilezza prendendoci cura di noi. E’ importante continuare sempre a sentirci donne desiderabili, ma la difficoltà è non scivolare nell’accanimento, arrivare a guardarsi allo specchio e riconoscerci in noi stesse.



3 commenti:

  1. il fatto è che anche se una si accetta,se ne fa una ragione, sono gli altri a non accettarti,ad essere legati a dei "parametri" di paragone allucinanti come tette gonfiate a elio pur di star su, labbra che sembrano dei culi infiammati di babbuino e ventri che sembrano le tavolette di cioccolato della novi(che per altro a me non piacciono sia nell'uomo che più ancora nella donna). sono gli altri che non ti accettano, sono gli altri che non sanno accettare che il tempo è passato e che ogni età ha la sua bellezza. poi a volte son anche confusi ne'???? perchè guardano il minimo rotolino alle comuni mortali, poi beyoncè che se fosse la mia vicina di casa sarebbe catalogata come "culona" viste le misure, diventa inspiegabilmente strafiga.... mah.......tornando a bomba...... fin che nella società,fin che la società "crederà e osannerà" solo certi tipi di bellezza , per noi comuni mortali sarà difficile accettarsi...........
    Mara

    RispondiElimina
  2. Già, diciamo che la società (tramite tv, riviste, ecc,) ci propone determinati stardard e noi spesso ci ritroviamo a subirli... in effetti rientra tutto nel discorso di sentirsi accettati dagli altri, cioè io posso anche dire che con le rughe sono altrettanto interessante, ma se poi gli uomini neanche mi guardano perché mi considerano una vecchia, qualche dubbio mi viene ;-) E' proprio per questo che parlavo dell'importanza di riuscire a trovare un proprio equilibrio, è importante sentirsi veramente se stesse e questo, ribadisco, è tutt'altro che essere trascurate o lasciarsi andare. Però vedere donne con le labbra rifatte, tutte labbra identiche, tutte espressioni identiche, a me fa un po' pensare... non credo che in questo modo rispettino la propria individualità e credo che sarebbero più belle con delle labbra naturali anche se non carnose o con qualche ruga intorno. (ndr. non ce l'ho con chi si rifà le labbra, l'ho preso come esempio di uno stereotipo che diventa omologazione e quindi si va a perdere la propria individualità).

    RispondiElimina
  3. ma infatti. ti dirò che per essere guardata da un uomo non mi rifarei mai le labbra, ecc... piuttosto sola che costretta,per piacere, a dovermi deturpare e ad essere quella che non sono. la solitudine fa paura e fa male.... ma se l'avere compagnia significa dover omologare la mia figura a una categoria di pupazze no.... va bene sopporterò la solitudine..... sopporterò sola le mie rughe ;)
    p.s.: io anche non ce l'ho con chi si rifà, perchè tutto dipende perchè lo si fa ,a volte la chirurgia è necessaria, a volte, nella maggior parte delle volte no....
    Mara

    RispondiElimina