giovedì 19 febbraio 2015

50 sfumature: perché piace alle donne?


“Cosa ha di speciale questa storia?”
Quello di 50 sfumature è un romanzo (anzi una trilogia) erotico, che racconta una relazione improntata sulle pratiche sadomaso.
E cos’è che piace tanto alle lettrici? Siamo davvero così inclini e interessate alla pratica del sadomaso? Direi proprio di no. Mi sembra un'equazione che non regge. Chi ha pensato che il fatto che a molte donne piacesse un romanzo in cui i protagonisti praticano il sadomaso significasse che si stessero avvicinando a questa pratica, a mio avviso non ha centrato la questione.
Il successo di questa trilogia molto probabilmente non è tanto dovuto alle minuziose descrizioni delle pratiche sessuali, quanto all’idea di coniugare il sesso estremo con la favola della ragazza semplice che si innamora del principe azzurro, in questo caso grigio. Sesso più romanticismo più fiaba: questi sarebbero gli ingredienti che hanno reso questo cocktail un successo mondiale.
Oltre alle pratiche sessuali, la narrazione si sofferma molto anche sugli stati d’animo, portando a vivere emotivamente le esperienze narrate. Racconta il dissidio interiore, l'eterna lotta tra gli insegnamenti che ci impongono dei limiti, ci dicono quali sono i comportamenti sbagliati, e ciò che invece inaspettatamente ci piace. La lotta tra retaggio culturale e istinto, passione, piacere del corpo.
Non sto dicendo che sia un buon romanzo o un bel film, la mia non vuole essere una recensione, ma semplicemente mi sono chiesta cosa ci fosse dietro a tanto interesse, oltre ovviamente a un'ottima operazione di marketing e probabilmente un pizzico di fortuna.
Con l'uscita dei romanzi, e ora del film, ci si è concentrati molto sul criticare, ironizzare ed enfatizzare il fatto che le donne avessero scoperto il sadomaso, io non la vedo così.
A me la storia, soprattutto per il tipo di rapporto tra i due protagonisti, ricorda moltissimo quella di "9 settimane e 1/2", che personalmente ho apprezzato molto di più, ma questi appunto sono gusti personali.

Tratto da "Speciale Sesso & Psicologia"

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