venerdì 14 marzo 2014

"E' solo sesso"

Ho già detto quanto la mia visione sia lontana dal vedere il sesso come qualcosa di per sé volgare o sporco: a renderlo sporco è il modo distorto che molte persone hanno di percepirlo e raccontarlo, il sesso in sé è qualcosa di naturale e meraviglioso. E' solo con una certa libertà di spirito che lo si può vivere e vedere così e accostarlo alla bellezza, all'arte, alla poesia.
Ed è quello che voglio fare oggi condividendo una poesia che limpidamente parla di sesso.
L'autore è Fabio Bosco, potrei presentarlo come un carissimo amico, quale certamente è, ma non gli renderei giustizia. Lui è un grande artista che ha molto da dire e sa come dirlo. Credo che per arrivare a toccare un'anima bisogna avere qualcosa di speciale, sia nel modo di percepire e vedere il mondo, sia nel modo di esprimere tali percezioni, e credo che Fabio abbia questo dono, poi sta al diverso gusto di ognuno leggersi nelle sue parole. Io sono felice di potervi regalare questi suoi versi, qui ne potrete trovare altri: fabiobosco.wordpress.com


E' SOLO SESSO

Sogno labbra setose
sfiorarmi la pelle,
sogno sudore di corpi
affannati e roventi,
sinuosi movimenti
sospesi in un tempo
che ha perso le ore
tra sospiri indecenti.
Sogno ritmo di colpi
dolcemente violenti
rallentare, fermarsi
e tornare a ricrescere; e sogni liquidi esplodere a soddisfarci le viscere.



4 commenti:

  1. Direi che riassume in se tutto il fascino che ci possa essere nel fare l amore

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  2. Risposte
    1. Intanto ringrazio ancora Ginevra per lo spazio che mi ha concesso...io credo che i tabù che la nostra cultura, schiava di un perbenismo filo clericale, ha conficcato direttamente nel DNA umano, limitino il diritto alla libertà. Occorre spazzarli via, occorre oltrepassare i limiti per godere di quello che ci viene negato a prescindere. Siamo noi e solo noi che possiamo decidere dove piantare i paletti, qualora li si voglia piantare. Questo nel sesso, dove l'unica regola inviolabile è necessariamente l'essere consenzienti, ma anche nella nostra quotidianità. Questa voglia di andare oltre è il dono che l'arte offre a chi tenta di darle il suo modesto contributo. Non sempre ciò che troviamo è piacevole, perchè il mondo così come ci è stato confezionato dona sicurezza e protezione, mentre oltre siamo in qualche modo vulnerabili...ma è vita, e fare arte diventa un desiderio irrefrenabile, quasi come voler lasciare la prima impronta su un campo innevato rimasto ancora intonso...

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  3. Bene o male tutti crediamo di essere liberi e di avere una mente aperta, ma poi di fronte a tutto ciò che non rientra in uno schema predefinito che abbiamo accettato senza neanche accorgercene, reagiamo con un "beh, a tutto c'è un limite"... ecco, come dici tu il limite dovrebbe essere solo l'essere consenzienti, tutto il resto non solo non ha senso, ma ci preclude di vivere emozioni ed esperienze che non farebbero altro che arricchire la nostra vita. Ma mi sto dilungando e mi vengono in mente mille cose, credo che scriverò un post :-)

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